L’Associazione Italiana Medici lancia una sfida al neoeletto Presidente della Regione Siciliana
Conclusa la fase degli annunci elettorali si passi ai fatti! Programmazione e competenze siano i driver per il rilancio della Sanità siciliana. Si recuperi il tempo perduto nel corso della scellerata gestione della sanità nell’ultimo biennio. Si renda pubblico il progetto di sanità che si intende sviluppare e si investa nelle cure e nell’assistenza primaria a fronte dei gravi problemi di sostenibilità del SSR. Occorre anche un’operazione verità sui tetti di spesa derivanti dal Piano di consolidamento ai fini del ricambio generazionale all’interno delle aziende sanitarie siciliane.
L’Associazione Italiana Medici (AIM) lancia una sfida al neoletto Presidente della Regione siciliana in tema di sanità: <<Conclusa la fase degli annunci elettorali, si passi ai fatti! La sanità non sia più fonte di clientela e di spartizioni politiche, ma si abbia il coraggio di cambiare ed innovare, coinvolgendo e responsabilizzando tutte le forze politiche e tutti i portatori di interesse. – dichiara AIM – Programmazione e competenze siano i driver per il rilancio della Sanità siciliana. Occorre preliminarmente chiarire e rendere pubblico quale sia il disegno del sistema salute che si voglia realizzare nel corso della legislatura, al fine di recuperare il tempo perduto nel corso della scellerata gestione dell’ultimo biennio. Tale disegno non può prescindere dalla riorganizzazione delle cure e dell’assistenza primaria, nonchè dal potenziamento della prevenzione, della lungodegenza e della riabilitazione multidimensionale, presupposti essenziali per liberare risorse da investire nel SSR e per far fronte al crescente carico di cronicità e disabilità associate al progressivo invecchiamento della popolazione. – continua AIM – Occorre, infine, definire un piano della ricerca e dell’innovazione tecnologica in sanità, che dovrebbero essere volano di sviluppo, dotando le aziende sanitarie ed ospedaliere di grant offices. In assenza di tali interventi, la sostenibilità del SSR siciliano è a rischio!>>.
Inoltre, con riferimento ai reiterati annunci, ad oggi disattesi, circa il ricambio generazionale all’interno delle aziende sanitarie siciliane e la stagione dei concorsi in sanità, chiediamo di fare un’operazione verità, a partire dai tetti di spesa sul personale, imposti alle Aziende Sanitarie, dalla fase di consolidamento del Piano di rientro cui è sottoposta la Regione. <<Se, da una parte, è venuto il momento di dare risposte concrete alle migliaia tra medici e professionisti sanitari titolari di contratti a tempo determinato, da anni assoggettati a rinnovo periodico in regime di proroga delle graduatorie concorsuali, ovvero ai titolari di contratti libero-professionali o atipici, che reggono le sorti dell’assistenza ospedaliera siciliana (molti di questi profili precari operano in unità operative ad alta complessità e ad elevata intensità di cure), – conclude AIM – dall’altra, la stabilizzazione dei precari storici e l’assunzione del nuovo personale passano per l’adozione di un piano di rimodulazione delle reti ospedaliera, delle emergenze e del territorio, sostenibile e credibile, che si apra all’integrazione socio-sanitaria. Occorre dare indicazioni chiare ed univoche alle Aziende Sanitarie ed agli operatori, nonchè serrare i tempi per maturare tali passaggi ed adottare, al contempo, un piano trasparente di assunzioni che passi per l’adozione di graduatorie di merito regionali. È giunto il momento di passare dalla politica degli annunci a quella dei fatti!>>