Posizione dell’AIM sulle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale ENPAM
E’ stato fissato per il 17 aprile 2020, alle ore 12:00, il termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale dell’Ente previdenziale dei Medici ed Odontoiatri italiani (Fondazione ENPAM). Nel pieno di una pandemia, per la quale si registra un drammatico bilancio di morti, anche tra gli operatori sanitari, e con il rischio di recessione alle porte e una crisi sociale che potrebbe portare a drammatici scenari, i vertici dell’ENPAM, dopo aver messo a punto una campagna di supporto economico per i libero professionisti danneggiati dalla pandemia, chiamano al voto i propri iscritti per il rinnovo del mandato quinquennale dell’Assemblea Nazionale. Una scelta che sarebbe stata dettata da un presunto diniego al posticipo delle elezioni, ad opera del Ministero del Lavoro, poiché non conforme alle vigenti norme statutarie e regolamentari, ma che sarebbe stato possibile operare qualora ci fosse stata la reale volontà di modificare le norme interne che disciplinano l’Ente, introducendo la fattispecie della catastrofe sanitaria. Di contro, però, si ricorda come gli organi statutari dell’Ente, non più tardi di 5 anni fa, non hanno avuto tentennamento alcuno nell’introdurre delle “forzature” statutarie che garantiscono il mantenimento di assetti ed equilibri appannaggio di una oligarchia professionale parasindacale (posta a capo della gestione di circa 21 miliardi di euro di patrimonio). Si fa riferimento, ad esempio, ad una durata del mandato pari a ben 5 anni, nonché alle storture di un sistema elettorale, basato su un modello maggioritario spinto, che favorisce la formazione di cartelli elettorali e la spartizione a tavolino dei seggi e delle cariche, non garantendo la voce delle minoranze o, forse meglio sarebbe dire, della maggioranza silente, ma non organizzata, dei contribuenti.
Non si intende giudicare quanti, in questi e nei prossimi giorni, si prodighino nella raccolta (on-line) delle firme di sostegno alle liste elettorali, ma certamente destano fortissime perplessità sia la posizione della dirigenza uscente della Fondazione, sia il silenzio complice sul tema della Federazione Nazionale degli OMCeO e dei principali sindacati di categoria, questi ultimi maggiori “azionisti” delle cariche in ENPAM. Peraltro, tanto la FNOCeO quanto i sindacati maggioritari si sono guardati bene dal prendere posizione circa i compensi “stellari” percepiti dai componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
Parimenti, non si può fare a meno di rilevare come il Ministero della Salute continui ad essere inadempiente in riferimento alla mancata emanazione tramite decreto di alcune parti della Legge 3 del 2018 (Legge Lorenzin), che ha riformato gli Ordini Professionali Sanitari. Per contro, negli scorsi mesi, sono stati esperiti almeno due tentativi in sede Legislativa (uno di questi, addirittura, in seno ad un dispositivo di legge relativo all’emergenza COVID-19) di introdurre una deroga al limite dei due mandati consecutivi per i vertici degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, che potrebbe essere eluso laddove il Ministero non provveda per tempo a regolamentare tale fattispecie. È lecito ipotizzare che, non avendo trovato sponda in Parlamento, “i soliti noti” confidino silla complicità dei vertici del Ministero della Salute, che, questa volta, grazie all’emergenza COVID-19, potrebbero giustificare un “salvifico” ritardo nell’aggiornamento tempestivo dei predetti regolamenti, tale da vanificare le poche innovazioni introdotte dalla riforma e, tra queste, il principio di “non cristallizzazione delle posizioni di potere”, peraltro recentemente ribadito in tema di Ordini professionali da parte della Corte Costituzionale.
Il riferimento agli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri non è casuale quando si parla di ENPAM, poichè gli Ordini sono strettamente connessi alla governace di questo Ente previdenziale: i Presidenti degli OMCeO Provinciali, o loro delegati, compongono la maggioranza dell’Assemblea ENPAM chiamata ad eleggere i Consiglieri di Amministrazione ed il Presidente dell’Ente.
In piena emergenza pandemica, da più parti, si riflette sui punti di debolezza della sanità italiana ed emerge la necessità di rivisitare profondamente l’assetto istituzionale ed organizzativo del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Sempre che questa volontà di cambiamento sia reale e non sia annunciata per ragioni di facciata, è lecito porsi alcuni interrogativi: quanto credibili potranno essere considerati, quali interlocutori delle istituzioni, i medesimi rappresentanti della Professione medica che sono stati co-protagonisti delle scelte sbagliate del passato e che pretendono di mantenere posizioni di vertice per altri lustri? E quanto credibili potranno essere considerate le Istituzioni che non hanno il coraggio di applicare le norme approvate dal Parlamento e che scendono a compromessi con le lobbie professionali?
Pertanto, al fine di preservare la credibilità della Istituzione ordinistica e dell’ENPAM si chiede:
1) che l’ENPAM disponga l’immediato rinvio delle procedure elettorali per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale dell’ENPAM, procedendo da subito ad una revisione dello Statuto della Fondazione, superando le attuali storture e forzature e favorendo i processi partecipativi e democratici;
2) al Ministero della Salute di completare tempestivamente e senza deroghe l’iter applicativo della Legge 3 del 2018 (Legge Lorenzin sulla riforma degli Ordini professionali sanitari).